Mostre ed Esposizioni

Per comprendere in che “spazio” nascono le opere di Paola Arunkiran è necessaria una breve presentazione dell’essere.

Arunkiran si occupa di spiritualità e di ricerca interiore da più di 40 anni, insegnando Yoga e conducendo corsi e seminari. Si reca regolarmente in India presso la Bihar School of Yoga a Munger per approfondire le sue conoscenze e la sua formazione.

Il suo percorso parallelo emergente di creazioni pittoriche non è altro che una trasposizione visiva ed interiore del “mondo” di Arunkiran Paola, accompagnata dagli insegnamenti ricevuti dall’Academy Chromologos “il linguaggio del colore”.

Ad ogni pennellata, sembra perdere il controllo del movimento cromatico, rincorrendo gocciolature sfuggenti con una loro meta precisa. L’atto pittorico diventa una “pratica Yoga” composta di ricerca di equilibrio e saggezza.

Il tocco figurativo che traspare nella composizione astratta non è che una rappresentazione di una propria realtà. Una miscela di emozioni contrastanti.

Le cromie in movimento circolare ricercano un punto di raccordo con altri movimenti, azzarderei con altri “mondi” creativi. L’astrazione pittorica in generale lascia sempre spazio a visioni ed interpretazioni molto soggettive, ma il ruolo dell’artista rimane sempre quello di trasmettere innanzi tutto sé stesso e la propria visione del “mondo”.

I titoli che accompagnano le sue opere, come quelle di qualsiasi altro artista, non sono che sussurri a uditi pronti ad ascoltare.

I colori variopinti delle sue composizioni, fondendosi tra di loro, con una trasparenza “acquosa” sembrano acquarelli corposi, liquido colorato, fluido vitale del nostro corpo.

Le cromie di Paola sono semplici, oserei di tratti infantili, ma proprio per questo “pure”, permettendo poco spazio alla mente di elucubrare, consentendo invece all’animo umano di sentirsi libero di esprimersi senza condizionamenti di sorta.

È sempre arduo proporre le proprie impressioni inerenti opere d’arte, perché soggettivamente possono essere variabili, ma Gooseart desidera proporvele cercando di essere il più possibile “alienato” e allo stesso tempo “trascinato” per rivelare la vera essenza interiore.

​“Donatien” Giuseppe Quartieri